Adesso esistono le prove scientifiche: questo prodotto provoca il cancro e s Elo usi devi smettere assolutamente di farlo. Nonostante le numerose prove sperò l’Unione Europea respinge le controindicazioni.
L’ECHA, l’Agenzia europea per le sostanza chimiche, non aveva ritenuto il prodotto cancerogeno, ma sono i gruppi ambientalisti a lanciare l’allarme.
L’allarme per l’uso del prodotto, utilizzassimo da tutti per la sua importanza, è contro le indicazioni ritenute più oggettive. “La valutazione positiva dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche per la vendita di glifosato è viziata nella sostanza”. In pratica il gruppo, come riporta Green me, va contro le prove scarse scientifiche che avrebbero condotto a interpretare male le controindicazioni sull’utilizzo dell’erbicida.
Nel dettaglio si tratta di un prodotto che in qualche modo ha a che fare con la vita di tutti infatti viene utilizzato nell’agricoltura. E’ facile capire come dalla terra possa passare agli alimenti che poi finiscono sulle nostre tavole.
Da numerosi anni va avanti la battaglia sull’utilizzo del glifosato infatti è il diserbante più utilizzato al mondo e questo scontro tra ambientalisti e Unione Europea non cessa a diminuire. Ma capiamo perché si hanno visioni completamente diverse sul dibattito.
L’agroindustria deve rendersi conto che ci sono problematiche concrete infatti il Comitato per la valutazione dei rischi (RAC) dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche ha evidenziato come il glifosato non sarebbe cancerogeno, ma uno studio ha scoperto che danneggia eccome.
Il nuovo rapporto della ONG Health and Environment Alliance (HEAL) afferma che la valutazione dell’ECHA contiene “gravi carenze scientifiche che ne mettono in dubbio l’obiettività scientifica”. Sarebbero stati rigettati infatti alcuni risultati fondamentali ovvero quelli in cui è dimostrata che 10 casi su 11 collegano il tumore all’utilizzo di questo diserbante. L’HEAL dunque si è occupata di analizzare a meglio questi studi formulati su aziende di pesticidi riscontrando che la presenza di tumori è significativa.
Nel report dettagliato sono stati trovati diversi linfomi maligni collegati ai tumori del rene e del fegato e cheratoacantomi della pelle.
“In laboratorio, si sono sviluppati tumori con incidenze significativamente – spiega Peter Clausing, coautore dell’analisi. Tuttavia, i valutatori del rischio dell’UE hanno respinto tutti i risultati del tumore dalla loro analisi, concludendo che si sono verificati tutti per caso e che nessuno di essi era effettivamente correlato all’esposizione al glifosato”.
Insomma resta incomprensibile la posizione dell’Europa rispetto a questi dati e si attende la prossima decisione sulla concessione della licenza il 15 dicembre 2022.