Il progetto “Risacca” che dà nuova vita alle reti da pesca, combattendo l’inquinamento dei mari. L’idea tutta italiana ha vinto il “Green Impact Med 2021”.
Parte da Mazara del Vallo, in Sicilia, il progetto rivoluzionario che vuole riciclare le reti da pesca per salvare i nostri mari dall’inquinamento. Come? Trasformandole in borse e zaini: un prodotto che diventa così etico, dal design innovativo e sostenibile. Un’idea che si è classificata al primo posto nel progetto europeo Green Impact Med, promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina e che vuole sostenere gli imprenditori della green & social economy.
Il progetto siciliano si chiama “Risacca” e, come obiettivo, ha proprio quello di rigenerare le reti non più riparabili utilizzate per la pesca nel territorio di Mazara del Vallo. Un territorio dove si trova un’enorme quantità di reti da pesca e non solo: Green Impact Med Program parla di 10mila chilogrammi di rifiuti marini che ogni anno vengono gettati in quest’area.
LEGGI ANCHE >>> Un’auto elettrica realizzata con plastica riciclata e bucce di banana? Ecco il suo nome
Per questo, progetti di economica circolare come “Risacca” sono fondamentali per aiutare a contrastare l’abbandono di rifiuti e l’inquinamento che spesso provoca ripercussioni anche sulla fauna marina. Ma come funziona il riciclo delle reti da pesca per renderle sostenibili?
Il progetto “Risacca” parte dalla collaborazione di diversi attori sul territorio di Mazara del Vallo: i pescatori locali, l’imprenditore Carlo Roccafiorita, gli esperti di design del prodotto Federica Ditta e Cristiano Pesca. L’idea vuole anche rispondere a un’esigenza dei pescatori, che spesso non sanno come comportarsi nella gestione dei rifiuti per via della complessa burocrazia che riguarda il tema nel settore ittico.
Ma anche la tematica della salvaguardia dei mari è sempre più sentita dai pescatori, che negli anni si sono resi conto di come l’ecosistema marino stia cambiando negativamente anche a causa dell’inquinamento delle acque, con la plastica che viene catturata anche dalle reti dei pescatori.
LEGGI ANCHE >>> Pesca illegale: scoperto il “muro della morte” di 15 chilometri nel Tirreno
Le borse e gli zaini verranno realizzati rispettando la tradizione e il lavoro artigianale: le reti saranno, infatti, riparate con l’antica tecnica della sarcitura. Per avviare la produzione verrà promosso un equity crowdfounding, a partire da ottobre 2021. In questo modo, si coinvolgeranno anche le comunità locali e si promuoverà una sensibilizzazione sul tema: le reti da pesca abbandonate in mare sono un problema non solo a Mazara del Vallo, ma in tutta Italia e nel mondo.
Si stima che a livello globale vengano abbandonate nei mari tra le 500mila e 1 milione di tonnellate di reti in disuso, le quali vanno a diventare delle vere e proprie reti fantasma che infestano le acque. Sarebbero necessari dai 600 agli 800 anni perché queste reti si deteriorino, andando a costituire microplastiche che costituiscono un altro problema gravissimo per l’ecosistema marino.
Tra le attività più entusiasmanti e capaci di coinvolgere tutta la famiglia nel tempo libero,…
2Per constatare la freschezza delle uova basta seguire questo semplice trucchetto: in pochi secondi otterrai…
Esistono numerose marche di make up e molte sono disponibili esclusivamente in farmacia o in…
Facile, veloce e buonissima sarà la merenda fatta in casa con due ingredienti. Non ci…
Avere uno sguardo magnetico è un grosso vantaggio con la tua crush, ma se non…
Non ripudiano l'amore, ma questi segni ci mettono davvero tanto ad innamorarsi, e ci sono…