Il vetro è un materiale completamente naturale, anche il suo corretto riciclo è importante. In un’epoca di devastazione ambientale è necessario rivolgere la nostra attenzione su prodotti che siano naturali e facilmente riciclabili. Vediamo, però, come farlo al meglio!
Formato da sabbia silicea, carbonato di sodio e carbonato di calcio, il vetro si mette in cima alla lista dei materiali più green che possiamo utilizzare in casa. Dovremmo anzi, laddove possibile, decidere di dismettere definitivamente la plastica, per passare al vetro.
Gli elementi he lo compongono lo rendono riciclabile all’infinito, sempre e comunque. L’Italia ha un primato di cui andar fieri che riguarda il vetro: secondi in Europa per il suo riciclo, dietro solo alla Germania.
Con il riciclo del vetro, si è in grado di risparmiare risorse, soldi e soprattutto si riduce l’impatto ambientale. Riciclandolo correttamente, infatti, non lo si manda in discarica ad attendere una lunga degradazione naturale.
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Il vetro può essere riciclato tutto, dalle bottiglie ai vasetti, passando per il vetro delle finestre. Solo le porcellane, gli specchi e le ceramiche non si possono riciclare, ma solo perché non hanno la stessa composizione.
Se proprio volessimo fare una raccolta differenziata precisa al 100 %, dovremmo addirittura suddividere gli scarti per colore. Il vetro, infatti, si differenzia tra verde, marrone e bianco, ma in Italia è utilizzata la raccolta mista.
Come per tutti i materiali di scarto, la prima fase del riciclaggio del vetro inizia nelle case dei cittadini. È in mano loro, infatti, la destinazione finale della spazzatura. Se il cittadino getta il vetro nelle campane apposite, questo entrerà nella seconda fase di riciclaggio.
La seconda fase del riciclaggio del vetro avviene tramite lo svuotamento delle campane in cui il vetro viene gettato dai cittadini. Parliamo di speciali campane che vengono sollevate dal camion e svuotate dal fondo direttamente dentro il cassone.
Una volta nei camion, il vetro viene portato nei centri di valorizzazione. Qui, viene sottoposto ad una serie di operazioni complesse che ne eliminano le parti inquinanti e lo dividono riportandolo al suo stato primordiale, pronto per essere rimandato nelle vetrerie.
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Nelle vetrerie, il nostro materiale green diventa di nuovo bottiglia, vasetto ecc. Al fine di evitare lo spreco di troppa energia e non rendere nullo il risparmio ottenuto con il riciclaggio, risulta necessario che le 3 fasi sopra descritte vengano eseguite in punti ravvicinati tra loro.
Per esempio, è necessario che la sabbia venga fusa in un altoforno con temperature pari a 1700 gradi centigradi, affinché risulti utilizzabile. Un dispendio energetico, questo, davvero enorme.
Per questo motivo è importante che la gestione del vetro sia calcolata con attenzione, in modo da non gravare sull’ambiente come rifiuto, ma nemmeno sulla produzione.
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