Dispersione dell’energia, vecchie centrali desuete, consumi troppo alti, sovraccarichi. La distribuzione elettrica che conosciamo comporta non pochi problemi e dispendi anche in termini di costi. Ecco come cambierà.
Le nostre centrali elettriche e, in particolar modo, la distribuzione dell’energia come la conosciamo oggi, comporta una serie di importanti problemi. I continui sovraccarichi di tensione, di variazioni della distribuzione rappresentano un enorme spreco di risorse.
Sappiamo che uno dei principali obiettivi, per il bene del pianeta, è appunto quello di trovare un modo intelligente per utilizzare i beni a nostra disposizione. Evitare sprechi e malfunzionamenti è forse uno dei primi passi per migliorare la situazione in cui versiamo.
Negli anni è quindi diventato di enorme importanza riuscire a trovare un modo di eliminare questo tipo di problematiche. Sia per un discorso ambientale, sia perché i prezzi dell’energia elettrica comprendono, anche, il pagamento di tutta quella che viene sprecata.
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Sono nate così le reti intelligenti, o smart grid, che si interessano non solo della distribuzione dell’energia elettrica, ma una sua distribuzione mirata e ottimizzata, senza sprechi o sbalzi di corrente.
Sono l’evoluzione del classico sistema di distribuzione. Queste nuove reti seguono gli spunti del SET Plan. I presupposti della strategia UE sono 5: sicurezza, integrazione del mercato dell’energia, efficienza, decarbonizzazione e innovazione.
Ma come funzionano le smart grid e quali sono i loro vantaggi
Le smart grid sono quindi una rete di distribuzione dell’energia elettrica “intelligente”. Cosa significa? Significa che ottimizzano la distribuzione dell’energia decentralizzando le centrali e gestendo i sovraccarichi.
In questo modo l’energia risulta monitorata da tutte le sue fonti di produzione e viene gestita in modo da soddisfare tutte le richieste dei consumatori in modo efficiente e più sicuro.
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Questo tipo di connessione sarà utile anche nel dare risposte più veloci laddove ci fosse la necessità di trovare un qualche guasto nelle linee elettriche. In questo modo i tempi di ripristino saranno sicuramente inferiori.
Aiuterà inoltre, e forse questa è la parte più importante, una massiccia introduzione di energia da fonti rinnovabili. Questo perché le smart grid accettano energia proveniente da qualsiasi tipo di fonte. Per l’ambiente questo è un passo fondamentale.
Per poter gestire infatti l’energia proveniente da fonti rinnovabili, che non ha di per se una costanza in termini di potenza, era importante avere un sistema che riuscisse a gestire gli eventuali surplus indirizzandoli verso aree vicine dove la produzione è minore.
Con questo nuovo modo di concepire la distribuzione, speriamo anche che la produzione di energie rinnovabili venga enormemente incrementata, in modo da poter continuare in modo più spedito il viaggio verso l’abbattimento delle emissioni di Co2.