Ben presto saranno molte le cose che non potremmo più mangiare a causa dei prezzi troppo alti. Sarà una vera rovina per tutti gli italiani.
Al giorno d’oggi siamo alle prese con una delle situazioni più difficili e complicare da gestire della storia. La pandemia da Covid-19, la guerra in Ucraina, i rincari praticamente su ogni tipologia di prodotto e materie prima… la realtà è davvero allarmante e la paura più grande è che tutto ciò si possa protrarre ancora per molto tempo.
Siamo nel pieno di un’inflazione, i costi sono lievitati, il valore di acquisto della moneta scende sempre di più e, inevitabilmente, tutto ciò si fa sentire anche sul carrello della spesa.
Gli aumenti hanno colpito anche tutti quei prodotti ad uso frequente e questo sembra essere soltanto l’inizio di un terribile risvolto. I portafogli delle famiglie saranno presto svuotati se continuiamo verso questa direzione.
I prezzi continuano a salire a tal punto che molte filiere alimentari si ritrovano letteralmente a lavorare senza alcun margine di guadagno. Tutto ciò è sintomo di un disequilibrio che ben presto darà vita ad una reazione quasi inevitabile. Presto infatti, i costi all’interno dei supermercati potrebbero arrivare a toccare quote ancora più elevate di quelle odierne.
I costi alle stelle e gli italiani alle strette
Purtroppo la situazione sembra davvero estrema ed è molto più complicata di quello che appare. Oltre agli aumenti sulle materie prime, ci sono stati rincari anche sulle fonti energetiche e l’elettricità ha raggiunti costi inavvicinabili.
Tutto ciò, a lungo andare, porterà inevitabilmente le aziende a prendere provvedimenti. Non potranno continuare a lavorare agli stessi prezzi poiché non ne ricaverebbero più alcun guadagno.
Ricadrà tutto sulle tasche degli italiani e vorrà dire che faremo fatica anche a fare dei normali acquisti al supermercato. La spesa diventerà sempre più cara e le famiglie saranno messe sempre più alle strette.
La speculazione sulle materie prime
In molti credono che i venditori vogliano in realtà speculare sui compratori, ma non è davvero così, o almeno si tratta di una verità ma solo in parte. La speculazione c’è stata davvero ma solamente sui grandi mercati all’interno dei quali si negoziano i prezzi delle materie prime.
In particolar modo, il caso più eclatante che possiamo citare è quello della Cina che già a Gennaio, ben prima che iniziasse la guerra in Ucraina, aveva già acquistato più della metà delle riserve mondiali di mais, grano e riso. Da lì è iniziata appunto la speculazione, e a subirla sono stati in primis gli allevatori che hanno dovuto acquistare prodotti a presti esorbitanti, mai visti prima.
Le filiere invece hanno fino ad ora cercato di contenere gli aumenti più che potevano ma purtroppo, come accennato in precedenza, non potranno farlo ancora per molto.