I santuari sono luoghi in cui gli animali possono essere liberi. Esemplari che sono stati oppressi, sfruttati, imprigionati in allevamenti, zoo, circhi e ora possono tornare a vivere.
Un numero impressionante di animali si trova costretto in condizioni di sofferenza, in tutto il mondo. Si tratta di esemplari che appartengono a specie domestiche oppure selvatiche, imprigionati dall’uomo a fini economici.
La realtà crudele degli allevamenti intensivi, legati in particolare all’industria della carne e del latte, costringe tantissime bestie a una vita di stenti destinata a finire col macello o l’abbattimento una volta portato a termine il proprio dovere.
Si tratta dei cosiddetti animali “da reddito”, ovvero collegati a un profitto dell’uomo. E poi ci sono gli esemplari cresciuti in cattività: pensiamo alla realtà degli zoo oppure ai circhi dove gli animali non sono liberi di muoversi e spesso subiscono le torture peggiori. Dove le specie selvatiche vengono considerate un fenomeno da baraccone, piuttosto che individui da rispettare. Dove la loro dignità, insomma, non trova mai posto.
Per quanti trovano la morte in queste vere e proprie prigioni, per fortuna ce ne sono altri che vengono salvati e portati in luoghi sicuri dove possono ricominciare a vivere in pace. Si tratta dei santuari, oasi libere per accogliere gli animali.
La vita di questi animali prende una piega per lo più dolorosa, ma fortunatamente spesso ha anche un lieto fine. Questo viene appunto creato nei santuari, luoghi in cui le specie possono vivere libere. Posti in cui si cerca di ricreare, quanto più possibile, un habitat naturale simile a quello di appartenenza.
Gli animali che vengono salvati dagli allevamenti o da condizioni di maltrattamento, vengono spesso portati in questi rifugi immersi nella natura. Gestiti per lo più da volontari, sono presenti anche in Italia. Sono realtà aperte alle visite di grandi e piccini, che possono lasciare un’offerta per sostenerle. Visitandole, anche i bambini si rendono conto delle reali condizioni in cui questi animali dovrebbero vivere e così vengono sensibilizzati.
In Italia i santuari sono per lo più dedicati all’accoglienza degli animali domestici o comunque provenienti dagli allevamenti, mentre all’estero sono presenti numerose realtà che salvano animali selvatici. Ci sono molti santuari che accolgono leoni, orsi, tigri, oranghi, uccelli rapaci ma anche cetacei.
Molti prevedono dei percorsi specifici, atti al reinserimento dell’animale in un ambiente naturale. Soprattutto quelli dove vengono accolti esemplari selvatici, che a causa degli abusi soffrono spesso di disturbi psicologici e problemi comportamentali. Inoltre, se venissero lasciati liberi da subito probabilmente non sopravvivrebbero da soli poiché per tutta la vita sono dipesi dall’uomo.
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