Dopo i roghi che hanno attanagliato la regione, la solidarietà corre sui social ma anche tra i ristoratori. Dure le parole contro chi provoca incendi intenzionalmente.
Gli incendi che hanno devastato la Sardegna nelle scorse settimane hanno lasciato un’impronta pesantissima sul territorio. Sono enormi i danni provocati dal fuoco, sia per la flora sia per la fauna locale.
I roghi non si sono fermati nemmeno nella giornata di Ferragosto: anche a causa delle temperature bollenti, ben 10 incendi sono divampati nella regione. Resta ancora alta l’allerta per i prossimi giorni, con le forze dell’ordine pronte a intervenire per domare le fiamme. Secondo le stime comunicate a fine luglio, sarebbero 20 mila gli ettari di terreno andati in fumo e il bilancio non può che peggiorare.
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Per aiutare a contrastare l’emergenza incendi, ma soprattutto per far sì che la Sardegna possa ripartire al più presto, moltissimi enti e aziende si sono dati da fare in queste ore.
A partire da Taffo, agenzia romana di onoranze funebri celebre per i suoi post molto diretti e provocatori sui social: anche in questa occasione, l’azienda ha lanciato sul web con grande schiettezza un messaggio fondamentale per scoraggiare gli incendi dolosi.
“Se ti piace bruciare, vieni qui che ti cremiamo noi“, ha infatti scritto Taffo sui propri profili social con un’immagine dei boschi in fiamme.
Ma non solo Taffo: anche il Festival Internazionale del Mirto 2021, l’azienda Mirtò, ha utilizzato come slogan parole legate all’emergenza incendi che sta devastando la Sardegna. “Se ami i miei sapori e i miei profumi, non bruciare la mia pianta”: così il mirto diventa simbolo anch’esso del disastro ambientale nella regione, dove intere aziende sono in crisi a causa dei roghi.
Oltre alle aziende e agli eventi in prima linea sui social e non solo, anche i ristoratori locali si sono uniti per aiutare a riforestare il territorio sardo distrutto dagli incendi.
Un progetto “che trasforma un piatto consumato in ristorante in un albero da piantumare nelle zone colpite dagli incendi”, come spiegano sulla pagina Facebook Riverrun che sta collaborando all’iniziativa insieme a Coldiretti Giovani Impresa. I ristoranti aderenti metteranno a disposizione, ognuno nei modi e tempi che ritiene opportuni, “un piatto il cui ricavato sarà utile per dare nuovo vigore e rinverdire quel pezzo di Sardegna distrutto dalle fiamme“.
Grazie all’aiuto di Coldiretti, si potranno così acquistare ulivi per riforestare le zone sarde particolarmente colpite dall’emergenza incendi.
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