Un’azienda italiana ha pensato di riutilizzare le bucce e gli scarti di mela per creare borse di tendenza: una moda sostenibile a tutti gli effetti!
Il settore della moda, lo abbiamo testimoniato a più riprese, è uno tra i più inquinanti a livello ambientale. Le aziende, per cercare di invertire questa tendenza, devono sin da ora adottare soluzioni sempre più sostenibili: un’idea è quella di partire dai materiali di scarto riciclandoli.
Ma cosa significa riciclare nel mondo della moda? Non è sempre semplice trovare soluzioni alternative a quelle classiche, ma l’industria del fashion può rinnovarsi per dare una connotazione ecologica a tutta la filiera. Lo fa partendo proprio dai materiali utilizzati per la produzione dei capi.
Dalla moda, dunque, può e deve partire un’Economia Circolare dove le pratiche virtuose ed etiche diventino una regola, non l’eccezione. Il rispetto dell’ambiente deve essere il focus su cui concentrare la produzione, ma anche tutto il mondo degli eventi legato al settore.
In Italia, un esempio arriva dall’azienda bergamasca Miomojo: da quasi dieci anni, produce borse e accessori a partire da materiali di scarto. Questi ultimi vengono scelti, infatti, al posto della pelle e danno vita ad un prodotto ecologico.
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Borse prodotte dagli scarti di mela
L’azienda, appunto, ha scelto di sposare il rispetto della natura per la realizzazione dei suoi prodotti. Le materie prime selezionate vogliono infatti rappresentare una valida alternativa, più sostenibile, alla pelle di animale.
Spesso, questi materiali sono così simili a quest’ultima da non notare alcuna differenza: perché, allora, non utilizzarle per qualsiasi prodotto?
Questa compagnia, in particolare, ha deciso di realizzare speciali borse a partire dalle bucce e dagli scarti delle mele del Trentino Alto Adige. Il prodotto si chiama, appunto, “Apple skin” e rappresenta concretamente ciò che la moda può fare per evitare di rovinare il nostro pianeta.
Apple Skin, inoltre, porterebbe a un risparmio di risorse: secondo un’analisi dell’ente BCome, che si occupa di definire l’impatto ambientale della filiera delle aziende di moda, la produzione di queste borse richiederebbe oltre il 73% in meno di acqua e il 63% in meno di CO2 – rispetto a una borsa prodotta con pelle di animale.
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Miomojo rappresenta quindi un esempio per tutti: un’azienda cruelty-free che si impegna per produrre accessori e borse in modo alternativo e con innovazione, senza danneggiare l’ambiente. Una conferma, quindi, che la moda può e anzi deve essere sostenibile.