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La scienza si mette a disposizione per gli oceani | Ora tocca a noi applicare il loro lavoro; ecco come …

I maggiori scienziati marini al mondo hanno pubblicato una guida che aiuta a proteggere gli oceani. Uno studio che aiuta a salvare la biodiversità.

Area marina protetta (foto: Pixabay)

Una guida completa che aiuti a comprendere la situazione di salute degli oceani, in particolare della loro biodiversità, e che permetta di fare interventi mirati al fine di salvarli.

Questa è l’idea di un gruppo di 42 scienziati marini provenienti da 38 diverse istituzioni: uno studio che individua le aree protette a livello mondiale e le classifica in base al livello di protezione applicata (completa, alta, leggera o minima), valutando i benefici che si spera si ottengano da questo nuovo piano per le Aree Marine Protette (AMP).

In particolare, si vuole puntare su due elementi: biodiversità e stato di salute degli oceani. Le AMP sarebbero quindi la chiave per “guarire” i nostri mari, come afferma Kirsten Grorud-Colvert, docente dell’Università dell’Oregón, tra gli autori della Guida AMP.

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L’opportunità di proteggere gli oceani, utilizzando l’AMP come strumento per la conservazione, è più grande che mai – dice – La Guida AMP propone alla comunità internazionale una struttura unificata, un linguaggio comune e una messa a fuoco coerente per sviluppare per la prima volta una comprensione basata su prove e dati sul punto a cui siamo arrivati riguardo la protezione degli oceani“.

Attraverso queste informazioni, si può quindi fare un monitoraggio del progresso a livello globale e sviluppare un piano d’azione basato sulla scienza.

Come funziona la Guida AMP

Area protetta (foto: Pixabay)

Le Aree Marine Protette sono molto differenti tra loro: sono infatti caratterizzate da diversi obiettivi, regolazioni e dunque risultati. Questo strumento vuole quindi essere una mappa che possa unificare le linee guida per il monitoraggio di queste aree, in modo tale che si possano raggiungere i due obiettivi prefissati.

La Guida AMP è composta da quattro elementi per la salute degli oceani: i dati che specificano lo status di una AMP, il livello di protezione (che identifica il grado in cui la biodiversità è tutelata a fronte di attività estrattive o distruttive), le condizioni favorevoli per gestire con esito una AMP, risultati sociali e di conservazione che ci si può aspettare in una specifica AMP.

Questo strumento è già operativo in alcuni Paesi e verrà integrato nel tempo con dati sempre nuovi, affinché le amministrazioni e i governi possano programmare di conseguenza le azioni da intraprendere nelle varie aree.

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Tania Gandola

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