Molti primati nascono con un colore della pelliccia che cambia, quando diventano adulti. Uno studio ha indagato perché accade questo fenomeno, legato anche alle cure materne.
Quanti colori di pelliccia esistono in natura? Se pensiamo a tutte le specie che popolano il nostro pianeta, sono potenzialmente infiniti. Molti animali inoltre, tra cui le scimmie, nascono con una determinata colorazione ma durante la crescita la cambiano.
Si tratta di un fenomeno particolare, che forse siamo abituati a vedere in cani e gatti essendo quotidianamente a contatto con loro. I cuccioli hanno infatti una colorazione o trame nel pelo che poi si possono modificare con la crescita, ma ciò che accade nelle scimmie ha motivazioni molto diverse.
Uno studio, in particolare, ha voluto indagare appunto perché alcuni primati cambiano il colore del pelo durante la crescita. La ricerca si chiama proprio “On the evolution of distinctive natal coat coloration in primates” ed è stata condotta da un team di ricerca dell’University of California.
Pubblicata a inizio anno sulla rivista American Journal of Biological Anthropology, mette in evidenza tre ipotesi fatte dagli autori sulle origini di questo fenomeno. La risposta che emerge dallo studio e sembrerebbe confermare almeno una delle ipotesi, è sconvolgente.
Scimmie e colore del pelo
Come detto, i cuccioli di alcune specie di scimmie nascono con colori del pelo diversi da quelli dei genitori. In seguito, però, assumono la stessa colorazione: spesso anche solo dopo poche settimane o un mese trascorsi dalla nascita.
Questa loro caratteristica transitoria della pelliccia è stata indagata dagli studiosi attraverso tre ipotesi. La prima è legata all’infanticidio, la seconda alle cure prestate da una mamma non biologica e la terza alla confusione di paternità. Confrontando numerose specie di primati e analizzando cinque diverse misure della colorazione del pelo, è stata riscontrata un’associazione con l’infanticidio.
Ma cosa significa? Nei gruppi di primati, i cuccioli rischiano spesso di essere uccisi dai maschi dominanti se questi si sentono minacciati in particolare di essere spodestati. Dunque, il pelo di colore diverso (spesso più acceso) sarebbe un segnale per le madri. In parole povere, un cucciolo dal pelo diverso sarebbe visto come in pericolo e dunque più bisognoso di cure.
In questo modo, si spingerebbero le mamme a proteggerlo maggiormente e a farlo crescere più velocemente. Così da salvarlo da un eventuale infanticidio, in quanto cambierebbe prima il colore del pelo e si uniformerebbe agli esemplari adulti. Una teoria affascinante, insomma, ma allo stesso modo un po’ macabra per i cuccioli di scimmia.
