La lotta ai rifiuti in Sicilia, portata avanti sui social da Selvaggia Lucarelli, sembra non avere fine. Ecco cosa è successo: tutta la vicenda che è partita da Noto.
I social, si sa, ormai sono il mezzo più efficace per lanciare appelli ma anche diffondere polemiche. Se però possono servire a migliorare un problema esistente e annoso, ben vengano le discussioni. Così è successo in Sicilia, con una vicenda che si trascina dall’estate ma che sembra non avere fine.
Protagonista dei fatti è Selvaggia Lucarelli, che durante una vacanza a Noto (Sicilia) ha sottolineato l’inefficienza della struttura che la accoglieva ma anche l’impossibilità di smaltire i rifiuti per questioni legate alla Tari. Da lì, è partito un dibattito che è portato avanti ancora oggi e che vede confrontarsi la Lucarelli con le istituzioni del territorio.
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La vicenda inizia nella settimana di Ferragosto, quando Selvaggia Lucarelli si trovava in ferie a Noto insieme al compagno e al cane. “Nella casa in cui sono ho avuto mille problemi – scriveva il 15 agosto sui social – Noto è stretta in una morsa di rifiuti prepotente e nauseabonda. Rifiuti che non si nascondono, ma che sono ovunque. Frigoriferi, pannolini, tv, perfino un biliardino in bella vista”.
E aveva aggiunto: “E poi discariche abusive ovunque a cui si dà fuoco, che si rigenerano all’istante. Il paradosso è che qui la differenziata è obbligatoria: si paga la Tari e il comune fornisce i cesti (mastelli) per suddividere. Si passa a prelevare il tutto porta a porta. C’è circa il 60% di evasione”.
Le reazioni delle istituzioni
Da qui si era innescata una diatriba che aveva coinvolto dapprima il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, che ha replicato alla Lucarelli sempre sui social. Dopo la replica della stessa scrittrice, nella discussione sono entrati anche l’assessora all’Energia della Sicilia, Daniela Baglieri, che ha sottolineato la questione rifiuti a Noto e proposto di attivarsi in prima persona per risolvere il problema.
Nelle scorse settimane, ci sarebbero stati alcuni tentativi per risolvere la questione con l’intervento di alcune società che gestiscono i rifiuti, disponibili ad accogliere una maggiore quantità di immondizia dalle discariche.
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Questo potrebbe migliorare la situazione in alcune aree della Sicilia ma, come sottolineato ancora da Lucarelli, non rappresenta una soluzione definitiva al problema. I sistemi di gestione dei rifiuti dovranno essere il focus delle istituzioni e delle aziende del territorio, nel prossimo periodo, per evitare che l’immondizia rimanga nelle strade.
Sui social, negli ultimi giorni, la Lucarelli ha infatti postato un’immagine delle strade di Catania evidenziando nuovamente il problema legato ai rifiuti. “Catania. Perché i turisti se ne vanno, ma i problemi restano. La Sicilia ha bisogno d’aiuto, ed è urgente“, ha scritto.