Ogni anno l’Earth Overshoot Day ci ricorda che siamo sempre più in debito con la Terra. Ma la campagna #movethedate può salvare il pianeta.
Quali insegnamenti possiamo trarre dagli Overshoot Day che ogni anno ci indicano quando finiscono le risorse messe a disposizione dal pianeta?
Sicuramente la forza di reagire e la voglia di alzare la mano, dicendo “anche io posso aiutare a salvare il mondo”. Dopo tutto, è questo lo scopo dell’hashtag #movethedate rilanciato dal Global Footprint Network il 29 luglio 2021: giorno in cui la Terra ha esaurito ciò che poteva offrirci per quest’anno.
Stimolare una partecipazione sociale perché, alla fine, solo grazie alla collaborazione di tutti si può tentare di spostare la fatidica data che segna il nostro debito con l’ambiente. Azioni concrete che ognuno di noi può mettere in pratica nel quotidiano per salvare il pianeta, ispirandosi anche alle proposte lanciate proprio sui social grazie a #movethedate.
Sono tantissime, già in questi primi giorni, le condivisioni dell’hashtag sui principali social network.
Su Instagram risultano oltre 21.000 post che riportano #movethedate, mentre su Facebook sono 10.700 i profili che stanno pubblicando contenuti al riguardo. Su Twitter l’hashtag ha sbancato, con condivisioni che vanno dai profili dei privati alle associazioni fino a quelli delle aziende che mostrano le proprie azioni sostenibili.
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Insieme a #movethedate è stato lanciato lo slogan “100 days of possibility”: i 100 giorni che intercorrono tra l’Earth Overshoot Day 2021 e il Cop26 (Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici) sono un periodo di tempo in cui è possibile agire per cambiare le sorti del pianeta.
“Stiamo per entrare in una tempesta di cambiamenti climatici e mancanza di risorse – si legge sul sito web dell’iniziativa – Prima inizieremo a prepararci per questo futuro prevedibile, meglio saremo posizionati“.
Tra i sostenitori in Italia del movimento #movethedate su Twitter c’è Alessandro Gassmann: l’attore e regista, da anni in prima linea per l’ambiente, ha un profilo green da cui manda messaggi ecosostenibili ogni giorno. Anche in questo caso si è esposto sui social per far sì che la Terra venga tutelata, con post di denuncia e call to action.
Ma anche Piero Pelù che già nel 2019, quando l’Earth Overshoot Day cadde il 29 luglio come quest’anno, sottolineava l’enorme quantità di risorse che sprechiamo ogni giorno. Un appello sentito, nel suo tipico stile rock’n roll, per tutti i suoi fan e non solo.
E poi Cristina Gabetti, inviata di Striscia La Notizia, che in un post su Facebook ha scritto: “Ci vorrebbero 1.7 pianeta Terra per sostenere questo ritmo di consumo. Mentre l’Italia ha finito le risorse il 13 maggio, necessitando di 2.8 pianeti”.
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