Il caldo estremo e il sesso possono condizionare la vita di coppia? C’è un collegamento tra l’aumento delle temperature e le relazioni sessuali?
Vi possiamo dire che tutto quello che avete sempre pensato di sapere in merito all’argomento non è affatto così!
Arriva l’estate bollente, le temperature salgono e anche i bollori. Gli orli delle gonne e degli abiti si accorciano e viene più voglia di approcciare. Si esce di più e si conoscono anche più persone, ma più fa caldo e meno si fa sesso. Il motivo? In pratica la disponibilità a fare sesso diminuisce drasticamente se la temperatura sale. L’esposizione della pelle nuda infatti non basta e il motivo è scientifico.
Cosa succede quando fa troppo caldo? Con il sudore si tende a emanare maggiormente delle puzze. Di certo nessuno viene attratto da una persona che puzza per cui è vero che usciamo di più, ma gli incontri vengono fortemente danneggiati da questa variante. Ancora una volta è una ricerca a dare dati concreti in merito.
In America, analizzando i dati della natalità, è emerso che sicuramente caldo non fa rima con la passione e con i rapporti sessuali infatti quando le temperature sono alte, cambia tutto. Quando i gradi sfiorano i 27 e salgono, vediamo che le persone sono meno propense ad avere rapporti sessuali. Secondo i dati infatti negli 8-10 mesi successivi ai periodi bollenti ci sono molto meno nascite.
La libido viene fortemente condizionata dal caldo? A quanto pare sì. Negli Stati Uniti, nel 2015, le forti ondate di calore hanno fatto slittare di molto la data di concepimento. La rivista scientifica Demography, parla con esattezza della questione evidenziando come negli ultimi 10 anni l’aumento delle temperature abbia condotto a un drastico calo delle nascite. Ovviamente non possiamo attribuire tutte le colpe al cambiamento climatico e al caldo. Sicuramente molto incidono anche i tassi di fertilità. Anche in questo caso per questi sono determinati dall’evoluzione delle temperature, sempre più alte.
Secondo l’epidemiologa newyorkese Shanna Swan, la vera causa della riduzione del pene e del tasso di fertilità, dipende proprio dall’inquinamento ambientale. Le sue dichiarazioni sono molto chiare: “Oggi, in alcune regioni del mondo, la fertilità media di una ragazza di 20 anni è inferiore a quella di sua nonna a 35 anni”, afferma Swan, definendo la situazione una crisi esistenziale globale. E non vanno di certo meglio i maschi che soffrono anche di una scarsa erezione.
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