Bastano solo 8 minuti per inquinare più di un’automobile o di un tir. E’ quello che emerge da uno studio relativo al fumo anche di una sola sigaretta. Ma come è possibile?
Nato come piacere e gusto per il tabacco, con gli anni fumare sigarette – oltre ad essere un business fortunato e redditizio – è diventata anche una moda. Tutti, infatti, almeno una volta nella vita abbiamo fatto qualche tiro di sigaretta. Che sia per goliardia o per scelta consapevole, poco cambia. Le sigarette rappresentano quel rituale di passaggio affrontato da qualsiasi adolescente.
E’ indubbio però che il fumo – sia attivo che passivo – faccia male alla nostre salute, aumentando il rischio di sviluppare, soprattutto, il cancro ai polmoni; per non parlare anche malattie cardiovascolari e patologie dentali e delle ossa. Tuttavia, una ricerca condotta dall’Istituto dei Tumori di Milano ha evidenziato un pericolo correlato alle sigarette davvero inaspettato.
Bastano, infatti, solo 8 minuti per inquinare più di un’automobile o di un tir. E’ quello che emerge da uno studio relativo al fumo anche di una sola sigaretta. Ma come è possibile che fumare abbia un impatto ambientale così elevato?
La sigaretta come un’auto
Roberto Boffi, responsabile della Pneumologia e del Centro antifumo dell’Istituto Tumori milanese, ha curato questo incredibile studio. Secondo la ricerca, infatti, una sigaretta accesa per 8 minuti inquinerebbe 10-15 volte più di un’auto con motore Diesel Euro3. Si tratta di auto, immatricolate dal 1° gennaio 2001 al 1° gennaio 2006, altamente inquinanti che non possono per ora essere guidate nelle principali città d’Italia.
Il problema sta tutto nelle quantità di polveri emesse quando si fuma. La sigaretta, infatti, come sottolineato dallo stesso Boffi, emette polveri fini e ultrafini superiori ai più grossi motori. In questo modo l’inquinamento atmosferico presente nelle nostre città è frutto anche – o forse sarebbe meglio dire soprattutto – delle sigarette.
Considerando che in media si consumano al giorno ben 12 sigarette, stiamo parlando di un impatto a persona estremamente pericoloso nonché devastante, proprio perché il particolato prodotto dalla sigaretta è superiore a qualsiasi altro inquinante, eccezion fatta per i motori a diesel.
I motori diesel, infatti, dall’Euro 3 al 5, restano i principali produttori di particolato, responsabili, altresì, della stragrande maggioranza dell’attuale inquinamento atmosferico. Questi tipi di motore, rispetto al moderno Euro 6, emettono elevate quantità di particolato, triple rispetto ai motori a benzina. Il rischio legato a questo tipo di inquinamento rimane quindi alto, considerando che le sigarette e le automobili sono due tra i beni di consumo più diffusi, anche nei paesi in via di sviluppo.