Dopo il progetto della Smart City da 15 minuti di Parigi, la Unstudio olandese rilancia con il modello di città innovativa da 10 minuti. La città del futuro dovrebbe essere pronta nel 2024.
Fu Carlos Moreno il primo a introdurre l’idea di una città che fosse orientata ad uno sviluppo sostenibile e permettesse di concentrare, in uno spazio di movimento massimo di 15 minuti, tutti i servizi utili al cittadino. Nacque così l’idea di prossimità all’interno delle città.
Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, affiancata dagli ecologisti, ha sposato l’idea e ne ha fatto una cavallo di battaglia nella sua campagna elettorale. Questo è stato uno dei motivi che l’hanno portata alla riconferma del suo ruolo.
La Ville du quart d’heure prevede che il cittadino possa raggiungere a piedi, da casa, ogni servizio a lui necessario.
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La UNStudio olandese, però, ha voluto azzardare. La sua visione di città smart prevede che, con l’abitazione del cittadino come centro della città, ogni servizio possa essere raggiunto a piedi, o in bicicletta, in un tempo massimo di 10 minuti.
Si chiama Project H1, il quale verrà sviluppato in partnership con UNSense e sarà un nuovo quartiere di Seoul. Si prevede la fine della sua costruzione entro il 2024. Commissionata dalla Hyunday Development Company, il progetto coprirà uno spazio di 500 mila metri quadri.
In cosa consiste la nuova Smart City di UNStudio
La differenza sostanziale dalla Smart City da 15 minuti risiede nel fatto che l’idea di UNStudio ha progettato un piano urbanistico e fisico che permette di servire digitalmente in ogni sua funzione, aumentandone quindi l’efficienza.
In questo modo, ad ogni abitante sarà possibile risparmiare tempo da poter investire in nuove attività creative.
Saranno presenti una serie di spazi dedicati all’idroponico per permettere un’agricoltura di tipo urbano. La presenza di grandi aree come parchi, piazzette e tetti verdi, incentiveranno la scelta di una vita all’aria aperta da parte dei cittadini.
Gli edifici sono, inoltre, progettati per sfruttare in modo ottimale l’illuminazione e la ventilazione naturale.
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Visto il grande volume di acqua piovana che normalmente cade a Seul, gran parte delle superfici urbane saranno ricoperte da uno strato di terriccio che assorbirà la pioggia e la filtrerà in modo da poterla riutilizzare per irrigare. I rifiuti verranno raccolti e stoccati in apposite aree e gli scarti organici verranno utilizzati per la produzione di compost.
Grazie alla vicinanza dei servizi per il cittadino, il quartiere avrà una fitta rete di esperienze e di attività volte a predisporlo alla socialità. Con uno spazio pubblico multifunzionale i residenti potranno, così, utilizzare al meglio ogni tipo di servizio presente.
Il futuro, d’altronde, comincia dalle idee, innovative più che mai.