Una proposta di legge inviterebbe i produttori a prendere un provvedimento per ridurre l’impronta ecologica dei dispositivi tecnologici.
Nei giorni scorsi, il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha approvato una proposta di legge volta a ridurre l’impatto dei dispositivi tecnologici sull’ambiente. Una svolta che riguarda, in particolare, gli smartphone.
I rifiuti che derivano da tutti i dispositivi digitali che utilizziamo quotidianamente, dagli smartphone ai computer ai tablet, sono un enorme problema per il nostro pianeta. Il loro smaltimento risulta infatti spesso difficoltoso anche perché, molte volte, ci dimentichiamo di conferirli correttamente.
Per questo motivo, è importante cercare di ridurre la diffusione e il consumo sfrenato di questi device. La Francia ha dunque pensato a una proposta di legge che potesse cercare di attenuare il problema.
Dopo l’esame del Senato, avvenuto nei giorni scorsi, il Presidente della Repubblica ha approvato la nuova legge. Quest’ultima si divide in quattro capitoli, volti anzitutto a far comprendere ai consumatori l‘impatto ambientale dei dispositivi digitali.
Nella legge sono presenti anche riferimenti alla limitazione della proliferazione degli smartphone, principali responsabili dell’impronta ecologica dei dispositivi tecnologici.
Ma la novità più grande – e forse d’impatto per i consumatori – riguarda gli accessori che vengono venduti generalmente insieme ai telefoni cellulari.
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La nuova legge francese
Le misure introdotte con la nuova legge in Francia sono volte, appunto, a ridurre l’impronta ambientale dei dispositivi tecnologici. Per questo, nel testo è presente un riferimento alla riduzione delle emissioni di gas serra che derivano dalla produzione dei device.
Per raggiungere questo obiettivo, si è ritenuto di intervenire anche per aumentare il ciclo di vita dei telefoni cellulari. Inoltre, si spinge fortemente verso l’acquisto di dispositivi ricondizionati al fine di evitare la produzione di nuovi device.
Ma, come detto, la legge mira anche a evitare lo spreco. Per questo motivo, i produttori di telefonini non saranno più obbligati a fornire le cuffiette nella confezione dello smartphone.
Inoltre, dovranno rendere disponibili questi accessori durante tutta la messa in commercio del telefonino, in modo tale che il consumatore possa acquistarli separatamente.
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Quest’ultimo punto può certamente aiutare a ridurre la diffusione di questi dispositivi. Molti consumatori, infatti, potrebbero evitare di comprare nuove cuffiette se ne possiedono già altre o semplicemente per una questione di costi.
Tuttavia, la legge non vieta ai produttori di inserire questi accessori nelle confezioni degli smartphone ma pone fine all’obbligo di farlo. Di fatto, dunque, i produttori potrebbero continuare a inserirli come sempre fatto.