Mangiare questo snack non sarà più lo stesso: è un battericida naturale! La scoperta avvenuta per caso è una rivoluzione per il mondo contemporaneo.
Il battericida naturale di cui parleremo oggi è stato scoperto per una fatalità, e da lì gli scienziati hanno deciso di approfondirne gli studi. Questo si è rivelato un vero successo, perché la storia dello snack in questione permette di comprendere quanto lo spreco alimentare sia un grosso problema, e di come in realtà ci siano mille e più soluzioni per contrastarlo.
Lo spreco alimentare è una delle piaghe della nostra società, una delle tante che spesso però passa un po’ in secondo piano. La ragione risiede nel fatto che il cibo è dato per scontato, per cui si preferisce gettare via, piuttosto che utilizzare in maniera più opportuna gli avanzi.
Protagonista del battericida naturale è la sostanza che compone lo snack, del tutto inodore ed insapore, è la svolta nel settore. Soprattutto perché differentemente da altre, è molto resistente, le alte temperature non la sconfiggono.
Ecco di cosa si tratta, e qual è lo snack fortunato di cui si sta parlando.
Battericida naturale da uno snack: l’inaspettata scoperta
Lo snack che contiene il fatidico battericida naturale è il Nem Chua originario del Vietnam. Fatto con carne di maiale cruda, è la svolta nel settore della conservazione degli alimenti, poiché è proprio in questo piatto tipico della cultura vietnamita che è stata trovata la sostanza che permetterebbe una lunga conservazione, la piena sterilizzazione per contrastare mali come salmonella e listeria, e la lotta agli sprechi.
Di che sostanza si tratta? Si chiama Plantacyclin B21AG, ed è contenuta proprio in questo alimento. Process Biochemistry è la rivista scientifica che cita gli studi avvenuti all’università australiana, la RMIT.
Oliver Jones è uno degli studiosi che ha preso parte al progetto, e dei quali afferma che la sostanza può davvero rivoluzionare l’ambito della conservazione degli alimenti, perché ha effetti sterilizzanti ed è del tutto naturale.
Questo perché il Plantacyclin B21AG fa parte del gruppo delle batteriocine, prodotte da batteri per distruggere altri batteri di ceppi differenti. Insomma, la risposta è data ancora una volta dalla natura, dimostrando di essere un disegno perfetto.
La nisina è un tipo di sostanza che ha la stessa funzione, ma non agisce su tante tipologie di batteri, e le alte temperature la distruggono. Condizione che non accade con il Plantacyclin B21AG che invece resiste fino a 90° per circa 20 minuti e può stare a contatto con PH acidi o basici senza subire conseguenze.
Per questo la sua scoperta è sensazionale. Specialmente perché potrebbe combattere malattie come la listeria, causata dal batterio che resiste anche al congelamento. Lo spreco del cibo e la sua cattiva conservazione sono un grosso problema, combatterlo con la scienza è la mossa giusta.