Direttamente dall’India arriva una spezia magica, capace di trasportarci direttamente a Bollywood, ma conosci i suoi usi alternativi? Rimarrai senza parole
Stiamo parlando forse di uno dei condimenti più utilizzati e apprezzati in cucina degli ultimi anni. Il curry infatti è una sorta di spezia jolly che sta bene su tutto. Dal pollo al riso, basta un po’ di polverina gialla, per rendere dei piatti sciapi una prelibatezza unica e dal sapore forte, ma che non infastidisce il palato. Ma non solo. Anche un semplice contorno di patate o verdure ha tutto un altro sapore con un po’ di curry aggiunto. Insomma, la sua bontà è davvero insindacabile.
Spezia originaria dell’India, la sua diffusione nel resto del mondo si deve al periodo coloniale britannico. Studiando la sua etimologia, infatti, curry è una parola di origine inglese, traslitterata dalla lingua tamil, che significa salsa o zuppa. Questa parola veniva usata dalla popolazione indigena per indicare anche piatti a base di curry, così gli inglesi unirono le due cose: curry poteva significare sia il mix di spezie che la pietanza.
Il curry, infatti, non è un condimento che si trova in natura, ma si ottiene mescolando diverse spezie – non necessariamente tutte – come cumino, pepe nero, cannella, curcuma, coriandolo, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, e peperoncino. Insomma, è davvero un bel mix. Tuttavia, il colore giallo si deve alla curcuma, presente in concentrazione maggiore rispetto alle altre e che quindi è indispensabile per il curry. Ma oltre a rendere i tuoi piatti gustosi che hanno un sapore tutto bollywoodiano, sai che il curry fa bene anche alla tua salute?
Se pensi che il curry sia un ottimo alleato solo della tua cucina, non sai quanti benefici apporta anche alla tua salute. Grazie alla curcuma contenuta al suo interno, infatti, il curry è sensazionale per la protezione dello stomaco e dell’intestino. Allevia l’affaticamento del fegato, riduce anche tutti i disturbi che possono insorgere con l’artrite e i reumatismi e migliora anche la digestione, tasto dolente di chi fa fatica anche a bere un bicchiere d’acqua senza sentirsi immediatamente appesantito o con un gonfiore addominale indicibile.
Ma non finisce qui. Grazie alla sua azione antinfiammatoria e antiossidante, il curry è ottimo anche contro i rischi di attacchi cardiaci, stimolando correttamente il flusso del sangue. Inoltre, potrebbe aiutare anche a regolare il metabolismo, bruciando grassi, favorendo di contro la secrezione di acidi biliari.
In questo caso, chi soffre di malattie ostruttive alle vie biliari, non dovrebbe consumare il curry. Ma anche chi ha problemi all’apparato digerente, come ulcere gastriche o gastriti, dovrebbe evitare il curry per la presenza del peperoncino al suo interno che potrebbe favorire l’insorgere di irritazioni e infiammazioni all’apparato urinario.
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