Spreco alimentare e spesa. Gettare via il cibo ha ripreso piede dopo la prima parte della pandemia. In italia l’incremento è stato del 15% rispetto al 2020. Il problema è strettamente legato al fatto che non siamo in grado di fare una spesa ben studiata.
Come abbiamo già visto qualche giorno fa, lo spreco alimentare in Italia sta tornando ad aumentare troppo. Anche se risultiamo essere la nazione meno inquinante tra quelle prese in esame per lo studio portato avanti, non significa che non dovremmo diminuirlo di nuovo.
Quando questi eventi tornano a farsi vivi, il passo che divide un +15 % da numeri ben più alti, di solito non è difficile da fare. Questo perché significa che la popolazione si è rilassata e non sta più facendo attenzione al modo in cui utilizza le proprie risorse.
L’aumento di scarti alimentari da poi il via ad una serie si problemi ad esso collegati. In primis, e molto importante, c’è il problema che l’Italia ha da decenni nel riuscire a smaltire i rifiuti che ogni regione crea. Le strutture non sono abbastanza o non sono efficienti.
Lo spostamento dei rifiuti da una regione all’altra prevede uno spreco di carburante aggiuntivo e un numero elevato di gas di scarico che vanno ad appesantire la problematica legata alle emissioni di Co2. È necessario quindi che noi tutti si torni a fare attenzione.
Come ridurre lo spreco alimentare cominciando dal supermercato
Per quanto mi riguarda ho deciso da qualche anno di ridurre gli sprechi alimentari all’interno della mia famiglia con dei piccoli accorgimenti che si sono rivelati utilissimi allo scopo. Ho capito che per evitare di buttare, dovevo prima di tutto acquistare bene.
La mia spesa più importante si incentra principalmente sui prodotti a lunga scadenza. Sono quelli che mi garantiscono che, anche me li dovessi dimenticare in dispensa, sicuramente non andrebbero sprecati. Spese più piccole le riservo per i prodotti freschi.
Ho imparato ad organizzare la dispensa e il frigorifero in modo che i prodotti che scadono prima siano in primo piano rispetto agli altri. In questo modo, con un semplice colpo d’occhio, riesco a capire quali alimenti devo consumare e quali possono aspettare.
Non acquisto più prodotti in grandi confezioni perché sono più convenienti. A conti fatti ne perdevo la convenienza perché alla fine parte di quei prodotti andavano gettati. Preferisco prendere meno quantità ed uscire, semmai, per ricomprare il prodotto terminato.
Non mi faccio più intenerire dalle mie figlie che cantano le lodi di prodotti di cui si sono innamorate. Ogni volta che acquistavo cibi che amavano, appena ne vedevano il frigo pieno, il loro amore svaniva. Quei cibi quindi o li mangiavo io o venivano gettati via.
Ho imparato a fare una lista della spesa dettagliata. Compilo inoltre un menù settimanale. Lo compiliamo tutti insieme la domenica sera. Sapere cosa dobbiamo mangiare non mi da la possibilità di non acquistare prodotti che invece non ci servono e che rimarranno in frigo.