Lo squalo della Groenlandia, un gigante poco conosciuto che vanta una sopravvivenza mai vista prima. Dopo un esemplare trovato morto nei giorni scorsi, si torna a parlare di questo pesce quasi del tutto socnosciuto.
Aveva 100 anni ed è stato trovato lungo le coste del Regno Unito qualche giorno fa. Era uno squalo della Groenlandia, esemplare di cui non si sente parlare molto spesso. Si tratta infatti del secondo ritrovamento in assoluto di questo grosso pesce.
Era stato dapprima avvistato sulle spiagge della Cornovaglia, portato però via quasi subito dalle maree senza che si avesse il tempo di recuperarlo. Successivamente è stato avvistato al largo e portato a riva da un’imbarcazione che si occupa di escursioni durante la costa.
Da allora le ricerche su google, di chi cerca informazioni su di lui, sono notevolmente aumentate. Questa curiosità è legata sopratutto alla sua longevità. Non si sente infatti spesso parlare di esemplari di squali con un’età così avanzata.
Ancora non sono note le cause che lo hanno portato alla morte. Di certo rappresenta una possibilità molto interessante di studio. Infatti, anche se alcuni ricercatori canadesi cercano da anni di studiarlo, questo gigante marino rimane pressapoco sconosciuto.
Lo squalo della Groenlandia, ecco cosa sappiamo di lui
Questo grosso squalo vive nell’oceano Atlantico e nell’oceano Artico. Non si lascia intimidire dalle basse temperature e riesce a viverci più a lungo di ogni altro esemplare. In verità vive molto più a lungo di ogni altro vertebrato al mondo.
La sua età stimata è infatti di 400 anni circa, anche se si pensa che l’esemplare più vecchio ne superi addirittura i 500. La loro maturità sessuale arriva intorno ai 150 anni. Ci si chiede come possa arrivare ad un’età simile. La risposta alla domanda è semplice.
Come la balena della Groenlandia, che vive oltre 200 anni, esso passa la maggior parte della sua esistenza in acque con temperature intorno agli zero gradi centigradi. Questo freddo costante lo aiuta a preservarsi per secoli. Un po’ come una sorta di ibernazione.
Anche la mole di questo esemplare è di tutto rispetto. Si stima che cresca di almeno un centimetro all’anno. Questo gli da la possibilità di diventare facilmente lungo almeno 5 metri. Alcuni esemplari però arrivano a raggiungere e superare i 7 metri.
Si nutre principalmente di pesci e di piccoli mammiferi. La sua carne è velenosa a causa di una tossina, l’ossido di tremetilammina, che da l’effetto di una specie di ubriacatura, compromettendo i movimenti. Ciononostante, se trattata può diventare commestibile.
Lo scorso secolo veniva fortemente cacciato. Il suo fegato veniva lavorato per ricavarne un olio che utilizzato come lubrificante industriale. Questo ha messo a dura prova la loro sopravvivenza. Adesso per fortuna non hanno più un interesse commerciale.
