La giovane mostra sui social ciò che viene gettato tra i rifiuti da cittadini, aziende e scuole. Il suo obiettivo è sensibilizzare sul riciclo ed evitare lo spreco.
Lei stessa si identifica sui social come “the trash walker“, letteralmente colei che cammina tra i rifiuti. La trentenne Anna Sacks è diventata celebre per la sua attività quotidiana che a molti potrà sembrare strana: ogni giorno, infatti, va alla ricerca di qualcosa da salvare tra ciò che viene gettato per le strade di New York.
Documentando le sue “camminate tra i rifiuti” sui social, la giovane americana è riuscita a sensibilizzare sempre più persone sull’enorme spreco fatto dai singoli cittadini e dalle aziende. Quello di Anna è un vero e proprio viaggio quotidiano attraverso la desolazione di cassonetti, sacchetti dell’immondizia e tutto ciò che si trova abbandonato per le strade della Grande Mela.
Il suo obiettivo è quello di mostrare che ciò che buttiamo, molte volte, in realtà non ha terminato il proprio ciclo di vita e potrebbe essere ancora utilizzato. Purtroppo, però, le nostre abitudini consumistiche ci spingono ormai a gettare qualsiasi cosa nella spazzatura e questo ha un impatto molto forte sull’ambiente soprattutto nelle metropoli.
La campagna che salva gli oggetti dalla spazzatura
Anna Sacks non si vuole però limitare a documentare quanto accade: il suo desiderio è infatti quello di vedere approvata una legislazione che incentivi il riutilizzo di ciò che non può essere ancora considerato rifiuto, attraverso la campagna “Donate Don’t Dump“.
“Il mio obiettivo è promuovere una legislazione che crei un sistema migliore – spiega sui suoi social – che aiuti le persone in difficoltà ma eviti anche che gli oggetti riutilizzabili finiscano in discariche o inceneritori”. E aggiunge: “Purtroppo, molti esperti mi hanno detto che questa legislazione impiegherebbe almeno 5 anni per essere approvata e che necessiterebbe anche una riforma della sanità“.
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I rifiuti gettati da scuole, aziende e privati
Il messaggio di Anna è rivolto non solo ai privati, ma anche alle scuole. In molti dei suoi video, infatti, Anna mostra ciò che gli istituti scolastici gettano: pezzi di Lego in ottime condizioni così come tanti altri giocattoli, merendine, succhi di frutta e materiale di cancelleria.
Ancora, Anna punta il dito senza paura contro i negozi e le aziende che buttano tra i rifiuti prodotti che potrebbero benissimo essere riciclati. Proprio la storie di chi, obbligato dai propri superiori, è costretto a gettare cibo o oggetti che in realtà potrebbero ancora essere utilizzati hanno dato vita ai racconti di #RetailMadeMe.
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Insomma, i racconti social di Anna Sacks evidenziano quanto ogni giorno tutti noi sprechiamo, causando un danno per l’ambiente ma anche incrementando la povertà. Ciò che è ancora in buono stato, infatti, potrebbe benissimo essere dato in beneficenza ai più bisognosi. L’educazione ambientale e le buone abitudini di riciclo sono quindi fondamentali per tutelare la salute del pianeta e di tutti noi.