Gli animali in premio a fiere, sagre e luna park sono stati vietati in una rinomata località italiana. Un esempio che vuole evitare sofferenze a queste povere specie.
Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha mai vinto un pesciolino rosso al luna park? Spesso, questi e altri animali di piccole dimensioni come conigli e uccelli vengono “donati” come premio ai bambini nei giochi delle fiere o delle sagre.
Purtroppo, anche se fatto magari innocentemente, questo gesto nasconde in realtà molteplici sofferenze per questi poveri animali. Pensiamo ai pesci rossi, chiusi per ore in sacchetti di plastica in attesa di essere portati a casa dai loro nuovi padroncini. Oppure ai conigli e agli uccelli, costretti in gabbie minuscole.
Una pratica, insomma, che non tutela il benessere degli animali e anzi fa sì che questi vengano tenuti prigionieri sia quando si trovano “esposti” nelle fiere, che quando attendono di arrivare nella loro nuova casa.
LEGGI ANCHE >>> Aragoste, polpi e granchi sono senzienti: la legge che cambia il loro futuro
Per questo motivo, alcune associazioni ambientaliste e animaliste si sono attivate per chiedere che questa pratica cessasse, a favore di una maggiore salvaguardia di questi piccoli animali da compagnia.
Alcune realtà hanno risposto all’appello degli attivisti, fortunatamente. In una città italiana, quindi, questa pratica non sarà più possibile. Scopriamo insieme dove.
Chi ha detto “no” agli animali regalati in fiera
Il Comune di Bolzano ha ascoltato l’appello delle associazioni locali e scelto di mettere al bando gli animali dati come premio a fiere, sagre e luna park. In città, quindi, non sarà più possibile riceverli in omaggio o dopo una vincita ai giochi.
Il Regolamento di Polizia Urbana, infatti, ha introdotto un articolo che vieta di dare “direttamente o indirettamente” animali in premio o in omaggio “a qualsiasi titolo nelle mostre, nelle manifestazioni itineranti, nelle sagre, nei luna park, nelle lotterie, nelle fiere, nei mercati e in qualsiasi tipo di evento pubblico“.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Il perché della (scampata) mattanza dei mufloni dell’Isola del Giglio
Una vera e propria svolta, che era stata richiesta in particolare dall’Associazione LAV (Lega Anti Vivisezione). Proprio quest’ultima, su Facebook, ha comunicato che la decisione riguarda anche il periodo natalizio e quindi i tradizionali mercatini che si tengono in città.
“L’agenzia di soggiorno del Comune di Bolzano ci ha confermato che all’interno del mercatino di Natale non saranno presenti e utilizzati animali – hanno scritto sui social – Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di un percorso di cambiamento, che porti alla decisione di non coinvolgere più gli animali durante questi eventi“.