Per molti anni si è pensato che le tartarughe non emettessero suoni. Invece, è stato dimostrato che la comunicazione di gruppo è molto importante anche per i piccoli.
Le tartarughe sono animali affascinanti e, universalmente, sono riconosciute come simbolo di resilienza e longevità. Quasi animali mistici, hanno da sempre attirato l’interesse dei ricercatori di tutto il mondo che ne hanno studiato il comportamento e il modo di comunicare.
Fino agli anni ’50 del secolo scorso si pensava che le tartarughe non riuscissero a comunicare tra loro in quanto considerate sorde e mute, ma in realtà la comunicazione acustica è un aspetto fondamentale per questi antichi rettili anche prima della loro nascita.
Due ricerche in particolare hanno infatti dimostrato, negli ultimi anni, l’importanza della comunicazione di gruppo sia tra gli esemplari adulti nel periodo di nidificazione sia tra i piccoli all’interno delle uova: le tartarughe marine emetterebbero suoni che permettono loro di “parlarsi” durante il periodo di incubazione e in preparazione della schiusa.
I 6 suoni delle tartarughe
Il primo studio è “Sound Communication and Social Behavior in an Amazonian River Turtle (Podocnemis expansa)“, pubblicato nel 2014 sulla rivista scientifica Herpetologica. Gli scienziati che hanno condotto la ricerca hanno dimostrato che nel periodo di nidificazione le tartarughe di fiume emettono suoni molto precisi.
Dal momento della migrazione che avviene dalle foreste alle spiagge dove deporre le uova, a quando si radunano sulla spiaggia prima di nidificare, a quando depongono le uova di notte, fino a quando infine attendono l’arrivo dei loro cuccioli per tornare nella foresta.
In particolare, sono stati riscontrati sei differenti tipi di suono: ciò indica che le tartarughe marine sono animali sociali e che la comunicazione acustica gioca un ruolo molto importante nella sincronizzazione delle attività del gruppo durante la nidificazione.
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La comunicazione parte dalle uova
Oltre allo studio appena citato, sempre nel 2014 la ricerca “First Evidence of Leatherback Turtle (Dermochelys coriacea) Embryos and Hatchlings Emitting Sounds”, pubblicata su Chelonian Conservation and Biology, ha dimostrato che le tartarughe marine comunicano tra loro anche prima della nascita.
L’obiettivo degli scienziati era quello di verificare quanto la comunicazione di gruppo sia importante per questi animali non solo per gli adulti che coordinano la nidificazione, ma anche per gli stessi piccoli che si trovano ancora nel guscio.
Infatti, grazie alle registrazioni fatte su 12 differenti nidi, sono stati individuati quattro tipi diversi di suono dopo 51 giorni di incubazione. I piccoli utilizzavano la comunicazione acustica tra di loro per coordinare anche il momento della schiusa, al fine di uscire in gruppo e avere così più possibilità di non essere cacciate dai predatori.
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Una scoperta sensazionale e affascinante, anche perché finora non si era riusciti a sentire i suoni emessi a causa di un problema di apparecchiature, essendo i suoni al di sotto della soglia udibile dalle persone.
Purtroppo, però, da questa ricerca emerge un’altra evidenza: dal momento che la comunicazione tra i cuccioli è così importante anche per la loro sicurezza, l’inquinamento acustico sulle spiagge frequentate dai bagnanti potrebbe interferire e mettere a rischio i piccoli.
Per questo, le attività dei centri che proteggono le tartarughe marine e permettono una schiusa sicura sono molto importanti ma molto c’è ancora da fare per far sì che questi meravigliosi animali possano nidificare e nascere in piena sicurezza.