Dove e perché la mummia Ötzi possedeva ben 61 tatuaggi?

Se fosse nato ai tempi nostri, sarebbe stato sicuramente etichettato come un teppista. Eppure, la mummia Ötzi, nata più di 5.300 anni fa, aveva circa 61 tatuaggi sul corpo. Scopriamo dove, ma soprattutto… perché?

Quante volte ci siamo detti che la storia non è nient’altro che un ciclo che si ripete all’infinito? A confermare questa tesi, ci aiuta la mummia rinvenuta agli inizi degli anni ’90 in Trentino Alto Adige.

Mummia Ötzi
Mummia Ötzi (Foto Pixabay)

A quanto pare, la mummia Ötzi, rinvenuta in perfette condizioni di conservazione, è un elemento di studio prezioso per tutti coloro che vogliono sapere quali erano gli usi e i costumi ai tempi del neolitico.

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Oltre che a fornirci informazioni importanti sulla dieta e sul suo stile di vita, recenti studi hanno evidenziato la presenza di segni sul corpo. Altro non si tratta che di tatuaggi! Ma qual era la loro funzione?

La Ink Art ai tempi degli Homo Sapiens: come si facevano?

Secondo quanto riportato da un recente studio dell’Eurac, Accademia Europea di Bolzano, i tatuaggi di Ötzi erano ben 61, capiscuno raggruppato in 19 gruppi.

Per arrivare a questo risultato, si è dovuto ricorrere ad un’analisi multispettrale. Grazie a queste fotografie ad infrarossi, è stato possibile evidenziare tutti gli incavi della pelle provocati intenzionalmente.

Tatuaggi mummia
Posizione dei tatuaggi della mummia Ötzi (Foto Focus.it)

Bisogna rimarcare che, ai tempi della mummia, i tatuaggi non erano realizzati per come li immaginiamo noi. Si trattava, infatti, di piccole incisioni, le quali venivano poi riempite con del carbone vegetale.

Immaginate, dunque, quanto possa essere difficile notare la differenza tra un tatuaggio ed una ferita causata dalle lotte contro avversari umani o animali.

Tatuaggi dal valore simbolico o terapeutico? A voi la scelta!

Qual é, secondo voi, il tatuaggio preferito dalla nostra fidata mummia? Non immaginerete mai: il soggetto preferito da Ötzi era rappresentato dalle farfalle o i maori. Quasi tutti i simboli tatuati sul corpo della mummia altro non sono che delle linee longitudinali in corrispondenza delle articolazioni.

Questa conformazione permette di avanzare un’ipotesi secondo la quale i tatuaggi avessero una funzione terapeutica. L’unica eccezione a ciò è da considerarsi per le due croci in corrispondenza dei piedi.

In qualsiasi caso, gli esperti si dichiarano soddisfatti di quanto scoperti ma allo stesso tempo, come sostiene il ricercatore Albert Zink, qualsiasi studioso che fosse interessato a raggiungere il team è il benvenuto.

Quante scoperte grazie alla tecnologie e quante scoperte sono ancora da fare. Per quello che vale, un po’ di stile non guasta mai, nemmeno ai tempi dei primi uomini!

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