Ecco il taxi galleggiante di Amsterdam, imbarcazione elettrica capaci di trasformare i canali di acqua urbani. Può trasportare fino a 6 passeggeri ed è completamente autonomo.
Si chiama Roboat e promette di trasformare la circolazione lungo i corsi di acqua interni delle città, in modo del tutto sostenibile. Nato da un progetto del MIT e dell’AMS Institute, potrebbe fare presto la sua apparizione nei canali di Amsterdam.
Si tratta di una barca robotica elettrica che può avere molteplici funzionalità, non solo quello del trasporto per persone. È pilotata da un computer che elabora costantemente i fattori esterni per dare all’imbarcazione la massima stabilità ed evitare impatti con piloni ed altre imbarcazioni.
Affinché funzioni al meglio, è necessario che gli si fornisca delle coordinate esatte per gli spostamenti (da punto A a punto B). Il robot galleggiante sarà, quindi, in grado di muoversi da solo, ad un’andatura da crociera, e di attraccare in autonomia ad un sistema di aggancio costituito da bracci robotici.
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Il mezzo di trasporto è alimentato da una grande batteria al litio e si sposta grazie alla potenza di quattro motori che hanno ciascuno un cluster di navigazione autonoma. Il suo design permette spazi d’azione ristretti, a prescindere dalla posizione della poppa e della prua.
Ecco come si utilizza il taxi galleggiante
Una volta costruiti in serie, i Roboat si promettono di essere dei macchinari multifunzione messi a disposizione nelle città.
Curiosa modalità di spostamento sia per i turisti che per gli abitanti della città, possono essere utilizzati come piccoli traghetti o veri e propri taxi a richiesta. Come già specificato, queste mini navi possono trasportare fino ad un massimo di sei persone.
Possono fungere da cassonetti galleggianti e spostare i rifiuti urbani verso gli appositi punti di raggruppamento. Lo studio, portato avanti dai tecnici di Roboat, ha determinato che si potrebbe coprire il 70% della città, evitando quindi la circolazione dei camion della spazzatura ed un’alta emissione di Co2.
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Questi taxi del futuro sono capaci di recapitare le merci, come dei tecnologici mini-hub. Inoltre, in combinazione con una rete di trasporto studiata ad hoc, potrebbero recuperare le merci da punti esterni alla città. Questo, avviene la mattina presto o durante la notte, per poi spostare le stesse verso le destinazioni prefissate.
In questo modo, si ridurrà lo scorrimento di camion in città. L’utilizzo più curioso è quello che vede i Roboat utilizzati come pedane galleggianti, in grado di creare ponti provvisori laddove se ne richiedesse il bisogno. Essendo un sistema che si muove autonomamente, potrebbe spostarsi in tempo reale verso i punti di necessità.