A volte la passione per un interesse o un grande obiettivo da raggiungere fanno scoprire alle persone di avere delle risorse che non credevano di possedere. Così anche gli scarti possono diventare degli importanti risorse.
In un pianeta ormai soffocato dalla spazzatura, riuscire a prendere da questa tutto ciò che può servire per creare nuovi oggetti, si rivela un’ottima dimostrazione di resilienza. Di solito, questo accade quando si hanno grandi sogni e risorse molto limitate.
Un esempio è dato dall’artista portoghese Artur Bordalo, street artist appassionato e fantasioso. Con il solo utilizzo di materiali di scarto , egli è in grado di creare delle magnifiche opere d’arte, apprezzate in tutto il mondo.
Anche le sarde Annarita Serra e Marillina Fortuna sono grandi appassionate di arte. Entrambe utilizzano, per le loro opere, i rifiuti che il mare riporta a riva. In questo modo, le due artiste promuovono le loro creazioni anche come sistema di denuncia per l’inquinamento delle acque.
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L’artista belga Jam Fabre, invece, stupisce centinaia di migliaia di persone con le sue bellissime opere d’arte create con l’utilizzo di plastica di scarto. Non solo, Jam sfrutta diversi tipi di materiali, tra cui gusci di coleotteri.
Il caso del ragazzo senegalese che ha costruito un telescopio con lattine, scatole e filo metallico
13 anni e un amore immenso per l’astronomia: si chiama Malick Ndiaye e, seguendo la sua passione per le galassie, è riuscito a costruire il suo personale telescopio utilizzando solo materiali di scarto.
Grazie alla lettura di un vecchio libro di astronomia, la sua passione per le stelle e le galassie è cresciuto esponenzialmente. Ovviamente, le sue finanze non gli davano la possibilità di acquistare degli strumenti nuovi.
Qui, il suo ingegno e la sua passione per l’astronomia, si sono incontrate. Grazie all’utilizzo di vecchie lenti di un paio di occhiali del padre, delle lattine, un cartone, filo e l’obiettivo di una vecchia macchina fotografica, il bambino ha dato vita ad un telescopio.
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E non ha solo costruito dal nulla uno strumento perfettamente funzionante, ma lo ha addirittura assemblato in soli 15 giorni. Un lavoro davvero importante per un bambino che non aveva mai messo mano a strumenti di nessun genere.
La sua storia del telescopio costruito con il riciclo ha fatto presto il giro del mondo. Difatti, la vicenda é arrivata anche alle orecchie del Presidente dell’Associazione Senegalese per la promozione dell’Astronomia Martina Kaire, che ha deciso di aiutarlo.
Commossa da tanto amore per la scienza, Kaire ha deciso di regalare al bambino un telescopio astronomico, promettendo di insegnargli tutto quello che conosce sui pianeti, le galassie e le costellazioni.