Il perché il suo nome sia Terra non lo sappiamo. Come mai il nostro pianeta non rientra nel pantheon di divinità greche dal quale prendono i nomi i maggiori pianeti che conosciamo? Ecco la spiegazione che non conoscevi.
Sappiamo che i pianeti che vediamo ad occhio nudo prendono il nome dal pantheon di divinità greche. Marte, Venere, Mercurio, Giove, Plutone, Urano. Sappiamo che alcuni di loro non erano visibili all’epoca dei greci, ma si è seguita la tradizione nel battezzarli.
I greci furono degli attenti osservatori degli astri, nei secoli svolsero infatti degli studi talmente approfonditi da affermare, già nel terzo secolo a.C., che era il Sole al centro del sistema solare e non la Terra.
I nomi ai pianeti vennero dati con delle motivazioni ben precise. Venere era il pianeta più luminoso e quindi venne chiamato come la dea della bellezza. Quello rossastro, dal colore del sangue, venne invece chiamato Marte, come il dio della guerra.
I nomi dei pianeti e delle divinità li ritroviamo un po’ dappertutto. Nello zodiaco, in cui governano ascendenti e personalità. Nei giorni della settimana, anche se nel tempo qualcuno è stato cambiato con la venuta del cristianesimo.
Ma perché il nome della Terra non rientra nel pantheon greco?
La provenienza del nome del nostro pianeta non ha un origine esatta. Si sa che molti popoli nell’antichità abbiano utilizzato parole simili che potrebbero essere correlate alla parola Terra e al significato che contiene.
Pare che la parola proto-germanica “eorþe” sia quella dalla quale deriverebbe. Rappresentava il terreno, la terra battuta e anche il territorio di determinato paese. Ma non è l’unica parola che viene correlata alla Terra.
Si hanno dei dubbi anche sull’antico sassone “ertha” o dall’antico frisone “erthe”. Anche se si pensa che tutte provengano di fatto dalla parola proto-germanica “eorbe”. Purtroppo la parola non è mai stata scritta ma solo tramandata oralmente, per cui non si hanno prove.
L’etimolgia della parola terra viene comunque dal latino “terra”, che significa parte secca del suolo, utilizzata in contrapposizione alla parte che contiene acqua, il mare. Con il tempo divenne il nome dato al nostro pianeta.