Sicuramente il turismo di prossimità è un’esperienza che arricchisce anche senza spostarsi più di tanto da dove si abita.
Sicuramente la pandemia globale di Coronavirus ha spostato gli equilibri a cui eravamo abituati sia sul lavoro che su molti altri aspetti, tra questi quello delle vacanze.
Le grandi restrizioni, il divieto di uscire dalle regioni o addirittura dai comuni hanno cambiato moltissime cose facendoci riscoprire i nostri dintorni e il turismo di prossimità.
Che cos’è il turismo di prossimità?
Il turismo di prossimità è un tipo di turismo che porta a non viaggiare troppo lontano, ma a cambiare alcune delle nostre abitudini. Si concentra sul viaggio in natura ed anche nelle vicinanze dei luoghi in cui si abita.
Sicuramente sono tanti i vantaggi di questo modo di vivere il viaggio tra questi il dispendio economico.
Si parla poi di un viaggio che non richiede bagagli da portare e che si può fare anche solo in giornata con l’attrezzatura necessaria a dove si andrà. Si parla di smartphone, zaino, acqua, cappotto o crema solare o magari del nostro cane e un pranzo al sacco.
Un viaggio che può essere considerato low cost anche per il risparmio del pernottamento e dei costi per spostamenti in aereo o treno.
Aiuto alle economie regionali
Il turismo di prossimità inoltre aiuta anche le economie regionali e da sostegno a paesi che hanno vissuto delle difficoltà immense per il Covid.
Si deve incoraggiare questo tipo di turismo e ci aiuta a raggiungere una società sostenibile ed egualitaria come chiede l’Onu con obiettivo 2030. Conoscere il territorio in cui viviamo sicuramente incide sull’acquisire nuova consapevolezza e nuovi punti di vista rispetto al territorio che ci circonda ed alle sue necessità e caratteristiche.
L’Onu sottolinea come la necessità sia quella dello sviluppo di economie regionali e che include inoltre la presenza di persone nel mondo professionale, quello del lavoro.
Sono diverse le opportunità che permettono di scoprire da molto vicino situazioni importanti e legate alla nostra cultura e che magari scopriremo di non conoscere abbastanza.