Uova Kinder contaminate, nuovo allarme: il primo caso in Italia fa tremare

Uova Kinder di nuovo sotto accusa. Il primo caso in Italia vede un bambino ricoverato intossicato dalla salmonella. Non chiare ancora le modalità. I consumatori preoccupati cominciano a boicottare il marchio nei supermercati.

Ancora problemi legati al famoso cioccolato Ferrero. Dopo il richiamo dai supermercati degli articoli Schoko Bons, Kinder Sorpresa Maxi da 100 gr Puffi e Miraculous e i Kinder Sorpresa Pulcini, potrebbero esserci problemi anche con altri prodotti del marchio.

uova kinder
Foto Freepik

Sebbene i prodotti pasquali siano stati tagliati fuori dal richiamo in quanto prodotti in uno stabilimento italiano, molti consumatori hanno preferito evitare di acquistare i prodotti dell’azienda per timore che ci potessero essere dei rischi.

Lo stabilimento belga incriminato, tuttavia, è stato chiuso già da tempo in modo che niente potesse più essere prodotto al suo interno. Questo almeno non prima di un’inchiesta approfondita che spieghi come il batterio della salmonellosi possa aver contaminato il cioccolato.

Sembrava che tutte le precauzioni per scongiurare intossicazioni fossero prese qui in Italia, tanto che, rispetto agli altri Paesi europei, nessun caso di salmonella era ancora saltato fuori. Fino a due giorni fa.

Uova Kinder, primo caso italiano

Si tratta di un bambino di dodici anni di Ravenna. Come negli altri stati europei,  la vittima di intossicazione è quindi un minore. Pare che al bambino sia bastato mangiare un cioccolato Kinder sorpresa per cominciare stare male appena qualche ora dopo.

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Portato in ospedale gli è stata diagnosticata un’intossicazione da salmonella. I Nas hanno allora ritirato il cioccolato rimasto dalla confezione da 3 che i genitori avevano acquistato un paio di settimane fa per i loro figli.

Mancano ancora delle conferme in merito alla contaminazione, per quello ci vorranno circa un paio di settimane. Anche la sorella del bambino intossicato ha mostrato gli stessi sintomi del fratello, anche se più lievi. Le analisi però non hanno diagnosticato la salmonella.

Rimaniamo in attesa di sapere i risultati dei controlli effettuati sulle uova e anche di sapere di quali confezioni di cioccolato si tratta. Potrebbero far parte di quelli già conosciuti, magari acquistati prima di sapere dell’allerta, oppure di nuove confezioni.

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