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Tecnologia

È nato prima l’uovo o la gallina? Da oggi la gallina non serve più

È o non è il dubbio di sempre? Chi è nato prima tra l’uovo e la gallina? Ovviamente prima la gallina, o almeno l’animale che è poi diventato la gallina. Da adesso comunque non avrà importanza, avremo l’uovo anche senza il bisogno di chi lo depone.

Uova senza gallina, è possibile? A quanto pare si. Non è di oggi infatti l’intenzione di produrre uova senza lo il necessario sfruttamento delle galline. Un po’ come la carne che si sta producendo in vitro, in modo da evitare le macellazioni.

Le uova fanno parte della nostra alimentazione fin dalla preistoria (fonte pixabay)

È fin dai tempi antichissimi che gli uomini utilizzano le uova come mezzo di sostentamento. In questi ultimi decenni poi la richiesta di questo alimento è fortemente aumentata. Nella sola Europa, nel 2020 sono state prodotte quasi 7 milioni di tonnellate di uova.

Il problema legato al contributo di questo cibo sull’aumento del colesterolo pare oramai sdoganato. La maggior parte dei medici hanno oramai tolto il veto che si aveva prima sul consumo delle sole 2 uova a settimana.

Purtroppo l’allevamento delle galline contribuisce, anche se in minor modo rispetto a quello degli animali da macello, ad un alta emissione di Co2. Senza contare che la maggior parte di loro, nonostante le regole vigenti, vive ancora rinchiusa in una gabbia per tutta la vita.

Come verranno prodotte le uova senza gallina

In Europa, nel 2020 sono state prodotte quasi 7 milioni di tonnellate di uova (foto pixabay)

La soluzione a questo problema sia etico che ambientale arriva dalla startup finlandese Onego Bio. Il loro obiettivo è proprio quello di dare una soluzione al problema legato a una delle proteine animali più utilizzate in tutto il mondo.

Nel loro sito spiegano come sia facile sviluppare in agricoltura cellulare gli stessi ingredienti proteici che utilizziamo giornalmente. L’unica differenza consiste nel fatto che per averli nessun animale sarà costretto a subire dei maltrattamenti.

La produzione dell’albume di basa su una tecnologia chiamata fermentazione di precisione. Questo metodo crea dei processi simili a quelli della produzione della birra ed è pronto per la produzione dell’ovoalbumina che avrebbe di solito bisogno delle galline.

Ancora non si è arrivati alla produzione di un uovo nella sua interezza, ma come per la produzione della carne in vitro, i passi che si stanno facendo sono da gigante e lasciano ben sperare in un futuro senza sofferenza animale.

Tiziana Spano

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