È allarme inondazione per gli Stati Uniti d’America. La situazione si aggrava sempre di più. Il livello del mare sta aumentando a dismisura.
A lanciare questo grave allarme inondazione è stata la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Si tratta dell’agenzia federale specializzata in clima, meteo e oceani. All’interno del loro rapporto, divulgato molto recentemente, si leggono dati estremamente preoccupanti.
A quanto pare il livello del mare sta aumentando a dismisura. Durante i prossimi 30 anni salirà tanto quanto ha fatto nel corso dell’intero ventesimo secolo. Le città più colpite saranno quelle orientali e quelle che si affacciano sul Golfo del Messico.
Siamo di fronte ad una situazione davvero preoccupante. Entro il 2050 lo scenario sarà molto diverso rispetto a quello attuale. Le acque che bagnano le coste americano saranno più alte di almeno 30 centimetri.
Aree più a rischio come ad esempio la Louisiana o il Texas vedranno un aumento anche di mezzo metro. Il rischio di inondazioni sarà sempre più frequente provocando danni disastrosi e costosi sempre con più abitualità e aggressività.
L’allarme inondazioni preoccupa il mondo intero
Lo studio condotto dal NOAAè racchiuso in ben 11 pagine ed è stato redatto con la collaborazione di altre sei agenzie federali. I dati emersi sono estremamente preoccupanti e tengono conto anche della densità di popolazione americana.
Circa il 40% degli abitanti americani vive lungo le coste e, eventi traumatici e tragici come quelli che sono stati previsti metterebbero in ginocchio l’intero Paese e la sua economia.
La ricerca è stata effettuata prendendo in considerazione i dati relativi alle maree e quelli rinvenuti dalle osservazioni satellitari. Inoltre, sono state ricontrollate anche le analisi presenti nell’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici.
Tutto questo è stato indispensabile per poter determinare proiezioni realistiche e veritiere sull’aumento del livello del mare. Gli esperti restano comunque del parere che la causa principale è dovuta allo scioglimento dei ghiacciai per l’aumento delle temperature globali.
Ogni ricerca, studio, analisi, per quanto dettaglia sia riporta sempre ad un’unica e sola conclusione: la crisi climatica è giunta al punto di non ritorno.
Alcuni dati emersi dai rapporti
Dai rapporti dettagliati è evidente che l’America vedrà il livello del mare aumentare molto di più rispetto al resto del mondo. Le previsioni indicano che l’accrescimento sarà maggiore nella zona del Golfo del Messico e lungo la costa orientale.
Dalle ricerche emergono anche esempi che specificano cosa accadrà a distanza di qualche anno. Sembra che a Galveston, in Texas, entro il 2060 il livello del mare potrebbe aumentare addirittura di ben 63 centimetri, a St. Petersburg, in Florida, di 60 cm e a Los Angeles di 36cm.
Eventi del genere causerebbero l’arrivo di tempeste ed uragani molto più gravi di quelli che si verificano già attualmente in quelle zone. Il problema non sarebbe più sporadico ma diventerebbe cronico con previsioni di allerta in ogni momento, anche durante le giornate di sole.
La situazione non è affatto delle migliori e, purtroppo, siamo giunti ad un punto in cui non si può più tornare indietro. I governi, ora più che mai, devono attivarsi assolutamente e al più presto per cercare di limitare i danni e prepararsi al meglio a quanto accadrà nei prossimi anni.