Spostamenti più sicuri ed efficienti saranno possibili grazie ad alcune innovazioni tecnologiche. Ecco quali sono e perché cambieranno il nostro modo di viaggiare.
Sono diverse le innovazioni digitali pensate e realizzate nel periodo di pandemia e sono entrate nella nostra quotidianità. Pensiamo alle varie tipologie di device per misurare la temperatura corporea, oppure il lettore del codice qr riportato sul menù dei ristoranti o sul green pass.
Tra queste nuove tecnologie, ci sono anche quelle che riguardano il settore dei viaggi. Per mesi siamo stati chiusi nelle nostre case, poi piano piano siamo tornati a uscire con la possibilità di visitare il nostro Comune, la Regione, il Paese e infine siamo potuti tornare all’estero.
Per rendere i nostri spostamenti più sicuri ed efficienti, oggi troviano numerose innovazioni in campo tecnologico. Le stesse sono ben visibili negli spazi pubblici comuni, da quelli all’aperto a quelli al chiuso.
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Sono numerosi, infatti, i vantaggi che possiamo trarre dai vari dispositivi tecnologici: per la nostra salute, ma anche per l’ambiente. Gli spostamenti sostenibili, così come il soggiorno stesso, sono infatti al centro di una riflessione sempre più diffusa nel settore turistico.
Tecnologie per la salute e l’ambiente
I sistemi di realtà aumentata e virtuale sono stati molto utilizzati durante i mesi di chiusura di musei, spazi pubblici e privati dove i turisti erano soliti trascorrere del tempo. Le esperienze online hanno temporaneamente sostituito quelle reali.
Pensando all’ambiente, queste soluzioni potrebbe essere sfruttate nelle aree naturali a rischio, dove il turismo di massa danneggia sempre di più i luoghi.
Sempre per tutelare le destinazioni dove i visitatori si recano in modo non più sostenibile, robot che impongono il distanziamento (come quelli che vengono utilizzati in aeroporto a Singapore) o altri device sarebbero molto utili laddove vi siano troppe persone ad affollare i luoghi.
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Ancora, a Venezia durante la pandemia, per le strade sono state utilizzate delle telecamere (pensate in principio per rintracciare i criminali) al fine di contenere il numero di persone in giro per la città. Parliamo, dunque, di un’altra soluzione che aiuterebbe a limitare il numero di visitatori nei luoghi a rischio.
Altre due realtà hanno implementato sistemi per limitare il sovraffollamento durante l’emergenza sanitaria: Amsterdam e il Regno Unito.
Nella capitale olandese si trovano semplici card che danno accesso a musei e trasporti, per monitorare la quantità di visitatori. Sulle coste inglesi, invece, una speciale app informa i bagnanti sulle spiagge meno frequentate.