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Ecoturismo

Viaggiare per proteggere le tartarughe marine, ora si può

Tre programmi di volontariato con cui aiutare le tartarughe marine. Una attività diventata necessaria per proteggere un animale in grande pericolo di estinzione.

I volontari collaboreranno con il personale per identificare le aree di nidificazione, visitando le spiagge. (Foto: Progetti all’estero)

Le tartarughe marine sono animali piccoli e fragili e si trovano a dover superare ostacoli di ogni tipo. Addirittura, si stima che dal momento della deposizione delle uova sia solo un esemplare su mille sopravvive e raggiunge l’età adulta. Nel Mediterraneo proprio in questo periodo dell’anno, tra fine maggio e inizio agosto, gli esemplari femmina tornano nel luogo della loro nascita per riavviare il ciclo produttivo e deporre le uova.

Ci sono sei specie di tartarughe marine al momento incluse nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Le condizioni che minacciano la loro sopravvivenza sono l’inquinamento da plastica, il traffico illegale, la pesca a strascico, il cambiamento climatico e la cattura nelle reti fantasma.

In questo ambito sono molto attive le associazioni di volontariato che si dedicano alla protezione e tutela. Il processo di nidificazione avviene perlopiù nelle ore notturne e dura più di un’ora. Ogni esemplare può deporre tra le 65 e le 180 uova.

Anche il turismo di massa però rischia di incidere fortemente su questo processo naturale. Per questo vengono allestite delle aree protette all’interno delle spiagge per permettere la buona riuscita della nidificazione stessa.

Aiuta una piccola tartaruga ad iniziare la sua strada verso il mare

Quando le uova si schiudono i piccoli devono percorrere una lunga strada per arrivare in mare e tuffarsi nella profondità. Molti esemplari non ci riescono perché sono colpiti da predatori naturali, e molti altri sono esposti anche alle conseguenze dello scriteriato atteggiamento dell’uomo.

L’obiettivo è quello di proteggere la deposizione delle uova anche sulle spiagge pubbliche ed il percorso delle tartarughe verso il mare. Per questo esistono dei programmi in diverse zone del mondo che danno la possibilità dare un contributo e fare attivamente qualcosa per questa specie in via di estinzione, vivendo allo stesso tempo lesperienza di un meraviglioso viaggio.

Per far parte di questi programmi devi avere più di 18 anni e una buona condizione fisica. (Foto: Soluzioni di volontariato)

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1. Volontariato per la conservazione delle tartarughe marine a Panama

Se si vuole far parte del programma di volontariato a Panama prima di tutto si deve capire se si è in grado di collaborare con compiti importanti nella conservazione della specie.

Tartarughe marine (Foto: Volontario Avventura)

Anche se c’è da dire che ogni risultato è supervisionato da un biologo di Adventure Volunteer, bisogna essere preparati ad affrontare la sfida.

I compiti dei volontari si alternano tra la preparazione di sabbie vivaio, le pattuglie notturne nei luoghi in cui nidificano le tartarughe, la protezione degli esemplari femmine e il rilascio dei piccoli sulla spiaggia verso il mare.  

2. Volontariato con le tartarughe marine in Costa Rica

È indimenticabile vivere un’esperienza di questo tipo, soprattutto in un luogo dalle infinite bellezze naturali come il Costa Rica. Stare svegli la notte pattugliando le spiagge per proteggere le tartarughe madri e i loro nidi, ricollocare le uova in zone sicure e aiutare i piccoli a raggiungere il mare dalla spiaggia dove si schiudono le piccole tartarughe.

GoEco è un’organizzazione di volontariato all’estero che ti offre l’opportunità di viaggiare aiutandoti a fare la differenza.

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3. Programma per la conservazione delle tartarughe marine in Madagascar

Per partecipare al programma di conservazione delle specie in Madagascar si deve essere maggiorenni, anche se c’è da dire che qui anche i minori possono prenderne parte anche se accompagnati dai loro genitori.

(Foto: soluzioni di volontariato)

Insieme al personale i volontari collaborano alla ricerca delle aree di nidificazione anche in spiagge remote delle isole del nord est del Madagascar.

Sulle spiagge di Nosy Komba ci si occupa di monitorare la presenza di due specie di tartarughe e cioè l’embricata e la tartaruga verde, entrambe in via di estinzione. L’obiettivo è quello di evitare il bracconaggio delle madri e dei nidi che purtroppo è estremamente frequente in queste aree.

Laura Cabrera

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