Il WWF torna con l’ora della Terra. Sono più di 160 le iniziative che qui in Italia coinvolgeranno i luoghi simbolo di ogni città. Spegneranno la luce per un’ora, per essere un solo ed unico coro che manifesta contro la guerra e contro la rovina del pianeta.
Sarà, come al solito, un’iniziativa alla quale parteciperà tutto il mondo quella del 26 Marzo. Si spegneranno le luci nelle case e nei luoghi simbolo delle città. Un’ora di buio nella quale si uniranno cittadini, imprese e monumenti.
Nata in principio solo nella città di Sidney, la manifestazione è arrivata oramai alla 14ima edizione, e ogni anno vengono coinvolti milioni e milioni di persone sparse in tutte le città del mondo. Si stringono in un messaggio di pace e solidarietà.
In Italia le luci saranno spente in 160 luoghi pubblici. Dalle 20,30 alle 21,30 saranno al buio Castel Sant’Angelo, la Basilica di San Pietro, Palazzo Madama, Piazza San Marco, la Mole Antonelliana e tantissimi altri luoghi simbolo della nostra nazione.
Ma il WWF non si ferma solo all’ora della Terra, in un report ha infatti riportato come la natura stessa sarà la chiave di volta per poter riprenderci in mano le sorti del pianeta. Cerchiamo di capire insieme in che modo sarà possibile.
WWF, oltre all’ora della Terra un report sulla natura che ci aiuta con la crisi climatica
Si cerca di trovare soluzioni che ci aiutino a superare e rimediare alle problematiche che abbiamo causato al pianeta. Pare che in questo però, proprio la natura che abbiamo per anni martoriato, possa venirci incontro.
In una riflessione fatta sull’ultimo rapporto che il WWF ha realizzato per Heart Hour, si evince infatti che uno dei più grandi aiuti che potremo avere per arginare la crisi climatica, viene proprio dal pianeta.
È necessario quindi sviluppare dei piani di adattamento trovando soluzioni che siano volte al restauro degli habitat degradati. Questo perché proprio questi luoghi possono aiutare a mitigare il cambiamento climatico.
Rimettere in sesto vecchie aree infatti, prenderebbe sicuramente meno tempo del crearne di nuove. Inoltre si riuscirebbe a ridare vita a luoghi abbandonati a causa di inquinamento e problemi affini ad esso.
Bisogna però agire al più presto. Secondo il report, infatti , sono oltre 3,6 miliardi le persone che vivono in contesti altamente vulnerabili al cambiamento climatico. Se non si riesce a far qualcosa per cambiare la situazione, saranno in serio pericolo.