Il WWF vuole sensibilizzare la popolazione mondiale sull’importanza della protezione dei mari: ecco il viaggio della barca del “Panda Blu” lungo il Mediterraneo.
Il Mediterraneo è uno degli ambienti con la maggiore biodiversità al mondo, ma è in pericolo. La sua ricchezza naturale è, infatti, sempre più spesso minacciata dallo sfruttamento non regolato e da altre pressioni sull’ambiente.
Per questo, è fondamentale attivarsi concretamente per proteggere il nostro mare. Come riferisce il WWF, infatti, il Mediterraneo è anche uno dei punti critici della crisi climatica e della perdita di biodiversità a livello globale.
Un modo per invertire la rotta è riconoscere delle Aree Marine Protette, ma al momento solo poco più dell’1% del Mediterraneo è effettivamente protetto.
“Anni di attività eccessiva di pesca hanno trasformato il Mediterraneo nel mare più sfruttato al mondo – spiegano dall’associazione – Inoltre, quest’area si sta riscaldando più rapidamente del 20% rispetto al resto del pianeta“.
Come fare, dunque, per intervenire? Il WWF ha lanciato una campagna che vuole sensibilizzare tutti e renderli partecipi del cambiamento: si tratta del viaggio del veliero “Panda Blu” che sta solcando il Mediterraneo da fine giugno e raggiungerà l’ultima tappa a fine ottobre.
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link video: https://www.youtube.com/watch?v=Wu33jurOx70&ab_channel=WWFItalia
Dopo un anno di stop forzato a causa della pandemia, una squadra del WWF si è imbarcata in una spedizione lungo il Mediterraneo. Attraverso varie fermate sulle coste, è stato portato un messaggio per sensibilizzare sulla cura dei tesori del Mediterraneo a milioni di comunità locali e turisti che frequentano le coste.
“La nostra missione è sensibilizzare sul valore delle AMP per il nostro mare – così dall’associazione – per le comunità locali e la società. Vogliamo che aumenti la protezione di queste aree contro le minacce delle reti fantasma e di altre attività umane“.
Per il momento, il veliero ha toccato le località di Portofino (Italia), Zante (Grecia), Kas Kekova (Turchia), Corsica (Francia) e arriverà alle Baleari (Spagna). In queste aree ha portato il proprio messaggio: salvare il mare, partendo dalla eliminazione delle reti fantasma che sono tra le peggiori minacce per la fauna marina e spesso portano gli abitanti del Mediterraneo alla morte.
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La missione ultima dell’associazione è quella di arrivare al 30% di Aree Marine Protette nel Mediterraneo entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, tutti possono dare il proprio contributo firmando la petizione “Salva il Mediterraneo” che vuole spingere a una transizione ecologica anche per tutelare i mari, a questo link.
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